"La medicina digitale, di cui la telemedicina è solo una parte, si prospetta non come una traslazione elettronica del modello attuale, ma un vero e proprio "modello nuovo" che supera le barriere fisiche delle strutture sanitarie per pensare ad un approccio collaborativo, centrato sulle competenze necessarie alla persona assistita nei vari momenti del percorso di cura".

Così definisce mirabilmente il Dr. Mauro Zampolini (Direttore del Dipartimento di Riabilitazione, Specialista in Medicina Fisica e Riabilitativa e in Neurologia - ULS Umbria 2 - Perugia), l'innovazione del momento, su cui anche noi di Studio VEGA cerchiamo faticosamente di muoverci con Sistema Atl@nte.

Purtroppo però le norme nazionali e locali, per esigenze di tariffazione, cercano di imbrigliare l'innovazione della medicina digitale in categorie esistenti e codificate (Telemedicina, Teleconsulto, ecc.) spiegando cosa è l'uno e cosa è l'altro. In questo modo imbrigliando necessità nuove e risposte innovative in vecchi paradigmi. 

Forse servirebbe approcciarsi all'opportunità offerta dalla tecnologia con logiche diverse e nuove, con un approccio severo, ma anche libero. Severo perché vanno rispettati i giusti criteri della sicurezza informatica, del consenso informato, ecc., ma senza voler regolamentare sempre e comunque ogni dettaglio. Libero perché le idee devono potersi muovere libere dentro delle chiare linee guida.

Forse qui e ora un approccio più anglosassone aiuterebbe: bisognerebbe pensare che, se dispongo di un mezzo di comunicazione che mette in relazione l'assistito con uno o più professionisti, dentro un contesto sicuro e criptato, ove esiste il consenso delle parti, non deve per forza essere categorizzato prima per poter essere agito ed avere un riconoscimento economico.  

Dovrebbe bastare il pensiero degli innumerevoli vantaggi economici, di risultato e di personalizzazione del servizio che questi straordinari strumenti permettono di ottenere e solo dopo... con calma... guardare a quante diverse sfumature ne sono risultate!

Per approfondire:

http://bit.ly/VEGA_Atlante