Ieri pomeriggio, al live webinar "Leadership, emozioni e comunicazione: Come gestire se stessi e i propri collaboratori" tenuto dal Dott. Oscar Zanutto, si sono affrontati temi come il Big Quit e la demotivazione del personale.
Il settore sociosanitario sta affrontando un turnover sempre maggiore, con una difficoltà crescente nel trovare personale adeguato. Questo fenomeno, noto come Big Quit (Grandi Dimissioni), ha visto un'accelerazione soprattutto dopo la pandemia da Covid-19. La crisi sanitaria globale ha portato a una riconsiderazione delle priorità lavorative e personali da parte di molti lavoratori.
Secondo uno studio del 2022 della Harvard Business Review, il Big Quit è stato alimentato da una crescente insoddisfazione per le condizioni di lavoro e dalla ricerca di un miglior equilibrio tra vita lavorativa e personale. Questo studio ha rilevato che il 40% dei lavoratori ha considerato di lasciare il proprio lavoro nel corso dell'anno precedente, con il settore sociosanitario particolarmente colpito.
Le principali motivazioni che spingono un lavoratore a dare le dimissioni includono: |
- Eccessivo carico di lavoro: Molti operatori sono sovraccaricati di lavoro, il che porta a un elevato livello di stress e, infine, al burnout. Uno studio pubblicato sul "Journal of Occupational Health Psychology" del 2021 evidenzia come l'eccessivo carico di lavoro e le lunghe ore siano fattori determinanti per il burnout.
- Mancanza di supporto e riconoscimento: I lavoratori desiderano sentirsi valorizzati e riconosciuti per il loro contributo. La mancanza di supporto da parte dei superiori e la carenza di opportunità di crescita professionale sono spesso citate come motivazioni per lasciare il lavoro. Un'indagine del 2021 di Gallup ha mostrato che solo il 30% dei lavoratori si sente pienamente coinvolto nel proprio lavoro.
- Ricerca di un miglior equilibrio tra vita lavorativa e personale: Dopo la pandemia, molti lavoratori hanno iniziato a rivalutare il loro equilibrio tra vita lavorativa e personale. Secondo uno studio di McKinsey & Company del 2022, il 54% degli intervistati ha indicato che desidera una maggiore flessibilità lavorativa, anche a costo di percepire uno stipendio ridotto.
- Necessità di dare senso al proprio lavoro: Il bisogno di trovare un significato nel proprio lavoro è diventato fondamentale. Le persone vogliono sentirsi parte di un'organizzazione che rispetta i loro valori e obiettivi personali. Lo studio di Gallup del 2021 ha rilevato che i lavoratori che trovano significato nel loro lavoro sono tre volte più propensi a rimanere nella loro azienda.
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Per contrastare il fenomeno del Big Quit e ridurre il burnout, è fondamentale curare il rapporto con il personale e tra i gruppi di lavoro. Investire nel benessere e nella soddisfazione del personale non solo migliora l'ambiente di lavoro, ma contribuisce anche a fornire cure di migliore qualità agli assistiti. |
Abbiamo quindi deciso di organizzare una formazione con una psicologa e psicoterapeuta cognitivo-comportamentale che tratterà questi temi, e molti altri, il 18 luglio dalle 14:30 alle 16:30. Il titolo del corso è '' Come Gestire lo Stress nei Servizi Sociosanitari per Prevenire il Burnout e il Big Quit '' Per maggiori informazioni sul Live Webinar potete cliccare al seguente link: https://www.studiovega.it/Corsi.aspx?id=60 |
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