Il 30 ottobre mattino a Milano si è svolto l’evento organizzato da Studio VEGA Oltre l’accreditamento: costruire il futuro delle cure domiciliari con dati e innovazione.
È stata l’occasione per un confronto di estremo interesse, tra rappresentanti della committenza, studiosi, erogatori accreditati e la scrivente, rispetto allo stato dell’arte e al futuro delle cure domiciliari di qualità.
Sicuramente sono emerse le difficoltà e le criticità del contesto, una mappa molto a macchia di leopardo rispetto all’attuazione dell’Intesa Stato Regioni 151/CSR del 4 agosto 2021, con un parziale raggiungimento dell'obiettivo fondamentale di assicurare l'equità nell'accesso e la qualità delle cure nell'ambito dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA).
Un processo non concluso, quindi, e la consapevolezza che LO STANDARD NON BASTA.
Occorre andare OLTRE LA SPUNTA (il controllo formale del rispetto dei requisiti), immaginando che la Valutazione multidimensionale e il fascicolo domiciliare devono essere la regola e non un’eccezione, e che l’ Assistenza Domiciliare deve essere vista come Presa in Carico Globale sociosanitaria della Persona.
In questo contesto la tecnologia può aiutare? Certo che sì!
Dalle nuove tecnologie e da cittadini sempre più consapevoli e «attrezzati» nasce l’opportunità per un salto di qualità.
Occorre quindi gettare il CUORE oltre l’OSTACOLO, non basta aggiustare i problemi di oggi… serve una visione del futuro, serve il coraggio di immaginare un sistema completamente nuovo e serve l’ambizione per provare a costruirlo.
In definitiva occorre usare la tecnologia per rendere l’assistenza più umana e reattiva per la popolazione che invecchia.