Quantificazione e qualificazione delle attività educative ed assistenziali nelle strutture residenziali e semiresidenziali per disabili
30/04/2015
Le strutture che operano nell’ambito dei servizi per la disabilità hanno visto aumentare notevolmente la complessità e la variabilità dei contesti in cui operano. Resistono però alcune rigidità organizzative che diminuiscono la capacità di risposta di fronte ai bisogni dell’utente. Diventa allora necessario dotarsi di strumenti e metodologie in grado di quantificare e qualificare il bisogno educativo, riabilitativo ed assistenziale del singolo utente all’interno del servizio (sia esso residenziale, centro diurno o laboratorio sperimentale), per interrogarsi sulla coerenza tra diritti della persona utente e livelli di assistenza erogati.
Procedere alla rilevazione e alla quantificazione dei tempi collegati alla progettualità individualizzata e di servizio consente di rendere più evidente il fabbisogno medio dei diversi profili di utenti relativo alle diverse figure professionali (OSS, Educatore, Infermiere, se presente nel servizio, ecc). Ad ogni variazione del servizio (nuove prese in carico, dimissioni, aggravamento o miglioramento della situazione complessiva delle persone gestite, riqualificazione del servizio di offerta) sarà possibile determinare l’effettivo impatto sull’organizzazione del lavoro e procedere ai necessari adattamenti.
In questa proposta formativa proponiamo un metodo, tra tanti possibili, che intende tener conto della complessità di gestione di una persona con disabilità con lo scopo di ottenere delle informazioni utili per organizzare il lavoro quotidiano e progettare gli interventi individualizzati. La metodologia di rilevazione proposta in questo evento formativo può produrre dei risultati importanti anche tra il personale, che in genere vive le rilevazioni dei tempi legate al carico di lavoro come un controllo sul proprio operato. Secondo l’impostazione che proponiamo le schede di rilevazione non sono precostituite, ma sono definite da chi opera con la persona per la tipologia di attività svolte (di gruppo o individuali, educative o assistenziali). Il “tempo” rilevato è quindi relativo alla persona e sarà correlato con le abilità e non con l’operatore che le rileva.
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